I tre porcellini

Valeria

C’erano una volta tre allegri porcellini di nome Timmy, Tommy e Gimmy. Vivevano insieme alla loro mamma in una grande fattoria accanto a un bosco. Tutto il giorno giocavano spensieratamente, suonando il flauto e danzando con gli altri porcellini. Ma, sapete com’è, il tempo passava e i tre fratelli crescevano sempre di più.

Valeria

Un giorno la loro mamma li chiamò a sé e disse: “Ragazzi miei, penso che sia giunto il momento di partire e costruirvi una vita tutta vostra”. Beh, i tre porcellini si sentivano pronti, anche se un po’ tristi di lasciare la mamma e la casa. Così prepararono le loro cose: Timmy prese i suoi dolci preferiti, Tommy il suo amato flauto e Gimmy… ah, lui organizzò una cassetta degli attrezzi! Aveva già un piano.

Valeria

Prima di lasciarli andare, la mamma li avvertì: “Mi raccomando, costruite case solide e fate attenzione al lupo cattivo. In primavera scenderà dalla montagna.” I fratelli sorrisero, forse anche un po’ troppo sicuri di sé, e partirono allegramente lungo il sentiero.

Valeria

Dopo un po’, i tre porcellini arrivarono sulle rive di un bel ruscello. Tommy decise di fermarsi lì perché c’erano alti alberi che avrebbero fatto ombra nei mesi caldi. Avvistò un covone di paglia perfetto e, in men che non si dica, costruì la sua casetta. Pensava di esser riuscito a fare tutto in un lampo e si mise a suonare il flauto, molto soddisfatto.

Valeria

Gli altri due proseguirono. Timmy scelse un posto circondato da alberi e costruì una casetta di legno. La finì piuttosto in fretta, perché voleva dedicarsi a mangiare e giocare subito. Gimmy, invece, il maggiore e più giudizioso, lavorò instancabilmente tutto il giorno. La sua casa era di mattoni solidi, con un bel caminetto caldo e una porta robusta con una serratura ben fatta. Solo quando tutto era perfetto si concesse un po’ di riposo.

Valeria

Passarono l’inverno tranquilli e al caldo. Ma una primavera, il lupo scese dalla montagna. Dapprima spiò le casette per un paio di giorni, poi decise di intervenire. Andò da Tommy e, con la sua vociona, disse: “Porcellino, porcellino, posso entrare un momentino?”. Tommy, ricordando le raccomandazioni della mamma, rispose: “Tu sei il lupo cattivo, non ti farò entrare!”

Valeria

Ma il lupo non si arrese. Prese un gran respiro e, soffia soffia, fece volare via tutta la paglia. Tommy corse più veloce che poteva verso la casa di Timmy. Purtroppo anche la casa di legno, costruita un po’ alla buona, non riuscì a resistere al potente soffio del lupo. Timmy e Tommy scapparono di nuovo, stavolta verso la casetta di mattoni di Gimmy.

Valeria

Nella casa di Gimmy, i tre fratellini si sentivano finalmente al sicuro. Quando il lupo arrivò e soffiò con tutta la sua forza, la casa di mattoni nemmeno tremò. Arrabbiato, il lupo cercò un altro modo per entrare e si arrampicò sul tetto, deciso a calarsi dal camino. Ma Gimmy era furbo: insieme ai fratelli preparò un pentolone d’acqua bollente sul fuoco. Quando il lupo scese dal camino… splash! Finì dritto dentro la pentola bollente, si scottò così tanto che scappò via ululando, giurando di non tornare mai più.

Valeria

Da quel giorno, Timmy e Tommy decisero di costruire anch’essi casette di mattoni accanto a quella di Gimmy. E vissero tutti felici e contenti, ballando e cantando insieme ogni giorno: “Siamo tre piccoli porcellini, siamo tre fratellini. Mai nessuno ci dividerà, tra-lalla-la-là!”

Valeria

E con questa bella lezione su quanto sia importante impegnarsi e pensare con attenzione al futuro, vi lascio, bambini. Spero che vi sia piaciuta la storia di oggi. Ci sentiamo alla prossima avventura, dove vi racconterò un’altra favola magica. Ciao ciao!